PUBBLICITÀ INGANNEVOLE: L’IMPORTANZA DI SCEGLIERE IL GESTORE GIUSTO

Comunemente sarebbe chiamata pubblicità ingannevole una forma di comunicazione, generalmente a fini promozionali, che non prevede un’adeguata informativa al consumatore rispetto all’esistenza di alcune voci di costo aggiuntive al prezzo della componente Energia.

Un caso piuttosto frequente, almeno stando a quanto evidenziato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha recentemente avviato un processo di contestazione a 13 colossi dell’Energia per la mancanza di trasparenza nelle condizioni economiche di fornitura.

Del resto, a chi non è mai capitato? Una bella pubblicità, un costo apparentemente imbattibile, precedono spesso una brutta sorpresa al momento della ricezione delle bollette dove i costi delle forniture di energia elettrica e gas risultano decisamente superiori alle attese.

Colpa degli oneri di commercializzazione che non sono indicati nel loro esatto ammontare, o di alcuni oneri previsti dal contratto che non trovano fondamento in una corrispondente attività; oppure di quelle voci addebitate in caso di “recesso anticipato” a titolo di penale o sotto forma di storno dei bonus concessi, per incentivare l’adesione alle offerte commerciali. 

In tale direzione l’indagine dell’Autorità Garante riguarda anche le condotte aggressive poste in essere da alcuni operatori, allo scopo di sanzionare i comportamenti pregiudizievoli per i clienti domestici e non domestici di piccole dimensioni e così dissuaderne la futura reiterazione.

Atteggiamenti che ledono le aziende che privilegiano trasparenza e onestà, anche a costo di qualche cliente in meno. 

Basterà a dissuadere i “furbetti” del mercato?