Lo Steve Jobs calabrese si chiama Vincenzo D’Agostino, e il paragone non sembri irriverente. Dirigente Enel, nel 2002 decide di licenziarsi e dare vita a un’azienda che scommette nell’energia sostenibile.
Oggi, quella stessa Azienda lavora in tutto il mondo e ha 90 dipendenti, con prospettive di raddoppiamento dell’organico entro quattro anni. La parola che pronuncia più spesso, nel suo ufficio ipertecnologico che ha sede a Zumpano, è “creatività”. Il motore delle idee.
D’altronde, quello stesso ufficio si trova nel ventre di un edificio che, grazie alle sue caratteristiche progettuali e costruttive, è stato premiato ad Hannover come “Sustainable Urban Building Contest – 2013”. Per essere più chiari: il palazzo più sostenibile d’Europa si trova a Zumpano. Ed è la sede di Omnia Energia.
«La nostra storia inizia 14 anni fa – ricorda questo visionario ingegnere calabrese – agli albori del libero mercato, dopo 40 anni di monopolio. C’era da abbattere tutta la perplessità dell’utenza che era basata su un modello culturale ormai consolidato. Inoltre, siamo partiti da un territorio ostico dal punto di vista energivoro. Calabria e Basilicata non erano certo paragonabili alla Lombardia per ricchezza e opportunità di mercato, ma ci abbiamo creduto».
Credere nella forza delle idee ha portato a risultati incredibili. «Oggi quasi tutti i nostri dipendenti sono calabresi e laureati all’Unical. È stata una piccola favola 2.0, perché diciamocelo: siamo stufi di sentirci dire da 150 anni che noi calabresi siamo gli ultimi. La scalata è stata progressiva, in barba alla crisi. Nel 2006 con 27 elementi abbiamo raggiunto 32 milioni di fatturato. Dal 2008 siamo passati dal mercato industriale a quello delle PMI. Nel 2013 invece ci siamo aperti all’utenza domestica».
Omnia Energia è oggi una delle 150 ESCO italiane e sta per aprire una sede a Bergamo.
di Carlo Minervini
Gazzetta del Sud, 24 luglio 2016