Ci sono diversi modi di produrre energia, ma quello inventato da un ragazzo indiano è davvero bizzarro: il Banana Biocell, il sistema per ricavare energia elettrica dalle banane. Finora mai nessuno aveva pensato che le banane potessero essere usate come fonte di elettricità. Questa invenzione è nata nel distretto di Bhagalpur, nei pressi di Bihar, una delle zone del mondo più povere, in cui le condizioni di vita sono rese difficilissime anche delle continue interruzioni di corrente, a volte anche per 12 ore consecutive. In questo distretto dell’India, la pianta di banane è presente in grandissime quantità e sono ben 37.000 gli ettari dedicati a tale coltura. Viene usata per molteplici scopi, oltre che come cibo.

Questo progetto è partito da una semplice curiosità del giovane Gopal Jee che, osservando le macchie lasciate sui vestiti da una sostanza appiccicosa presente nel gambo del banano, si è chiesto come mai fosse impossibile toglierle dagli indumenti. Da qui ha iniziato a studiare le proprietà di tale sostanza, comprendendo che grazie ad essa si poteva produrre energia elettrica dalle banane. Ha preso 2 elettrodi, uno di zinco e l’altro di rame, infilandoli poi nel gambo della pianta a distanza di circa 20 cm l’uno dall’altro. Il risultato ha prodotto 3 volt di energia, capaci di far illuminare una lampadina per circa 3 ore. Aggiungendo altri steli in sequenza, è riuscito poi ad aumentare ulteriormente la durata della luce.

Questa invenzione presenta numerosi vantaggi. La materia prima non manca e, inoltre, attraverso il recupero degli scarti della pianta non solo è possibile produrre energia ma anche riciclare. In più, i costi sono davvero bassi in quanto servono soltanto degli elettrodi e del filo elettrico, il tutto acquistabile in India per l’equivalente di circa 3 euro. Insomma, una risorsa presente in quantità abbondanti può contribuire a migliorare le condizioni di vita della popolazione. Al momento l’idea di produrre energia elettrica dalle banane non ha nessuno scopo di lucro. Si tratta di uno strumento offerto dal giovane alla sua comunità.